Mio provvido e sconosciuto Amico,

se state leggendo questo misero mio diario significa che sono morto, ovvero - peggio ancora - rimasto intrappolato nello sogno tremendissimo da cui più volte cercai la fuga confidando nell’infinita bontà dello Signore Nostro Padre Celeste e dello Spirito Santo.

Il mio nome è Messere Galliano da Pisa, figliuolo di Lapo fu Leopoldo, della schiatta dei Valenti; fui Abate nel Monastero di Santa Pudenziana e puranco dotto naturalista, ma poiché ormai la vita mia non possiede più importanza alcuna e confido che lo spirito che mi move trovi grazia al cospetto dell’Altissimo, mi accingo a testimoniare della sfortunata eppure grandiosa sorte che mi portò a scoprire il luogo maraviglioso ch’ebbi in privilegio di scrivervi il quaderno ch’avete tra le mani.

Nell’anno del signore 1514, il ventottesimo giorno del mese di Augusto, salpai dal porto di La Fontanilla a bordo della Santísima Madre, una caracca armata da un nobiluomo di Palos alquanto arcano e di cui non è bene ch’io vi dica.

Ciò che invece intendo narrare è di come sei giorni dopo aver doppiato l’Isola di Barra, nelle Ebridi, la nostra nave venne raggiunta da una burrasca sì tumultuosa et improvvisa che a dimolti naviganti parve come se l’inferno si riversasse nell’acque dell’oceano. Ogni fortuna sembrava ormai perduta! Invece, allo mattino seguente, finimmo in una parte di mare laddove ci apparì un’isoletta che non si scorgeva in alcuna mappa e che figurava bella e alquanto invitante.

Oh come ci sbagliammo nel iudicare tale orribile e periglioso luogo!

Ecco dunque il racconto di quelli miracoli ch’ebbi veduti e uditi nell’isola ove pochissimi prima di me vagarono e che mi diletto a chiamare ARCADIA…

Benvenuto in Arcadia

E.I.A.E. (Anche io ero in Arcadia) è un Gioco di Ruolo ambientato in epoca rinascimentale che ti calerà nei consunti panni di un esploratore partito alla volta di un’isola misteriosa, guidato dalle memorie di un monaco benedettino che vi naufragò agli inizi del XVI secolo. In questo luogo onirico e mutevole, scoprirai piante e creature tanto meravigliose quanto feroci, incrocerai personaggi oscuri e romantici, e affronterai enigmi misteriosi e inspiegabili finché ogni fibra del tuo alter ego non cederà alla fatica o alla follia.

Ispirato ai romanzi di viaggio medievali, ai Mirabilia e ai Bestiari del XV secolo, come pure ai miti di Hyperborea, Ultima Thule e delle altre isole leggendarie, questo setting offre scenari a cavallo tra i luoghi fantastici de La Navigazione di San Brandano e inquietanti atmosfere alla Lost che si avvicenderanno in un viaggio destinato a diventare sempre più avvincente e introspettivo.

Esperienza di Gioco

Concepito come gioco masterless e squisitamente narrativo, E.I.A.E. poggia su un regolamento proprietario che prevede l’utilizzo di un mazzo di carte italiane (40 carte di 4 diversi semi: denari, coppe, bastoni e spade) per ciascun giocatore. Ogni vicenda di gioco si sviluppa attorno ad elementi narrativi basati sui semi e sulle figure delle carte, mentre il sistema di gestione dell’alea è rimesso totalmente alle decisioni dei partecipanti al tavolo mediante una sorta di trattativa da gestire con le carte della propria mano.

Sempre l’interpretazione delle carte offre lo spunto per creare situazioni di gioco ogni volta diverse e adatte tanto a veloci one shot quanto a campagne di più ampio respiro. Ciò in funzione della rapidità di allestimento della sessioni che, non richiedendo dadi né matite per la creazione dei Personaggi (rappresentati ciascuno da una delle figure delle carte) ma solo mazzi da gioco e una mappa dell’isola da completare in base alle vicende affrontate, proietterà i giocatori in una coinvolgente avventura ai confini della realtà!

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