Due anni fa una flotta spaziale di origine extraterrestre comparve improvvisamente nel nostro sistema solare, stanziandosi nell’orbita di Marte e non instaurando alcuna sorta di comunicazione.

L’umanità, del tutto impreparata a questo inatteso contatto alieno, rimase attonita a scrutare il cielo per settimane, prima che LORO compissero il primo, deciso e inesorabile passo di una inarrestabile marcia di conquista che ha portato all’invasione del pianeta e al declino dell’intera civiltà umana.

L’offensiva iniziò nello spazio dove squarciarono lo scudo geo-magnetico, esponendoci al vento solare che disperse buona parte dell’ozono, causando una catastrofica perdita di ossigeno nell’atmosfera. Poi passarono all’offensiva diretta, annientando in un unico poderoso colpo ogni nostro sistema satellitare. Senza sistemi radio, gps, reti dati né visori remoti, la tecnologia cui avevamo affidato ogni aspetto della nostra organizzazione sociale fece un balzo all’indietro di un paio di secoli.

Infine vennero… e ci massacrarono.

Colpirono i centri di potere e le basi militari con attacchi congiunti, colpi dall’orbita e sciami di invasori; in meno di sei ore tutti i governi della Terra erano stati eliminati, e in meno di un giorno non esisteva più un singolo esercito.

Iniziò così il vero orrore: non capimmo subito perché gli alieni ci attaccavano da terra, chirurgicamente, anziché con una pioggia di fuoco dal cielo, ma quando sorsero le prime ciminiere di terraformazione divenne tutto più chiaro.

Divenimmo combustibile per i loro impianti, materiale da processare per convertire l’atmosfera in una cappa letale di ammoniaca; perché gli invasori respirano questo, respirano NOI, trasformati in una miscela letale e corrosiva di gas ammoniacali ricavati dalla decomposizione dei nostri corpi.

Nessuno è mai entrato nei loro impianti, ma molte voci affermano che ci usino persino come cibo: sono uno sciame di locuste, una promessa di morte avvolta in armature impenetrabili. Sono guerrieri letali, dotati di armi talmente superiori alle nostre che in molti pensano che, in fondo, per loro il nostro sterminio è poco più di un gioco.

Da allora viviamo in una guerra perpetua. Combattiamo, resistiamo, quando va bene riusciamo ad ucciderne qualcuno, ma la realtà dei fatti è ineluttabile: la Terra è spacciata. Le nubi di ammoniaca si allargano sempre di più e noi siamo sempre meno: i nostri migliori guerrieri sono stati eliminati il primo giorno, le nostre città sono cumuli di macerie tra le quali ci muoviamo come ratti, cercando di racimolare il poco cibo in scatola rimasto e di rallentare la nostra fine colpendo gli invasori dall’ombra.

Siamo spacciati, questo è lampante, ma non ce ne andremo in silenzio: le nostre armi sono malconce, i nostri combattenti pochi e male addestrati, ma gli invasori dovranno guadagnarsi col sangue ogni metro di terra.

Saremo solo una nota a piè di pagina nella storia dell’universo, ma una nota gloriosa, questo è certo!

BENVENUTI NELLA RESISTENZA!

All’inizio l’arrivo degli alieni non fu visto come una minaccia. Credevamo che forme di vita capaci di attraversare le profondità del cosmo e comprendere le leggi dell’universo fossero mosse da un’intelligenza benevola e pacifica. Ben pochi si resero conto di quanto stesse invece accadendo oltre la nostra atmosfera, finché un lampo rischiarò la notte e tutti i sistemi elettronici collassarono in un istante.

Governi, apparati militari, ospedali, internet, tutto si spense nel giro di qualche secondo, e da allora il meglio che siamo riusciti a fare è stato ripristinare qualche lampadina e qualche vecchio generatore diesel. Non è il massimo per affrontare una guerra intergalattica, ma tanto ci resta e tanto ci facciamo bastare.

Questo è THEN THEY CAME, un Gioco di Ruolo crudo, violento e incentrato su dinamiche di guerriglia e tattiche di sabotaggio: il pianeta sta rapidamente morendo e tutta l’umanità, il poco che rimane, ne è consapevole. La ragione direbbe di farla finita e smetterla di affannarsi tanto… eppure un istinto primordiale radicato nel profondo dei nostri animi ci esorta a tenere duro e affrontare ogni sorta di sacrificio, nella speranza che qualcosa prima o poi segni l’ora della ribalta. O forse è solo l’istinto di vendere cara la pelle…

Esperienza di Gioco

THEN THEY CAME è un violento survival horror ambientato nel corso di un’apocalisse aliena, dove spietati e potentissimi invasori extraterrestri braccano senza sosta i pochi esseri umani sopravvissuti. Mossi da un ardente desiderio di vendetta, così come dal bisogno di procurarsi cibo, armi e altre risorse, i Personaggi batteranno palmo a palmo le rovine di una Firenze distrutta e ormai sotto il pieno controllo nemico (o altra località a scelta dei giocatori, grazie a un generatore di quest e patch di adattamento), lottando con la forza della disperazione contro una minaccia dalla potenza soverchiante.

Uniti in uno sparuto nucleo di Resistenza, i Giocatori saranno chiamati a pianificare operazioni di ricognizione, approvvigionamento, agguato o soccorso, e a viverle in prima persona indossando i panni, sempre più sporchi e logori, dei loro alter ego. Un gioco in cui l’azione è frenetica, quasi cinematografica, che al contempo coniuga esperienze gestionali nell’organizzazione del nucleo operativo e delle singole risorse, nonché svariate dinamiche di consunzione e privazione.

Pensato per uno stile di gioco old school, incardinato sul sistema S.E.Di.V. 3.0 (il regolamento di Cabal GdR semplificato a 3d6) ma adattabile a qualsiasi retroclone o vecchia versione del capostipite di tutti i GdR e facilmente convertibile a qualsiasi regolamento in stile OSR, THEN THEY CAME si presta tanto a rapide one-shot quanto a campagne di più ampio respiro, ambientate in quel perverso e crudele sandbox che è il nostro mondo morente.

È giunto quindi il momento di allacciare l’elmetto, passare in rassegna armi e munizioni e prepararsi a una morte gloriosa: il sangue dei nostri fratelli grida vendetta, e nessuno ha intenzione di deluderli!

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